martedì 31 luglio 2012

30 luglio 2012

all'andata nei pressi di Foza
deviazione verso il tratto più spettacolare del percorso
Era già da parecchio tempo che nella mente di qualcuno di noi "frullava" l'idea di andare visitare in bici la zona dove alcune contrade di Enego fi affacciano a precipizio sulla Valbrenta. Oggi approfittando di qualche ora libera al mattino,decidiamo che la cosa si piò fare e. per accorciare i tempi e poter tornare a casa in un orario decente, caricate le bici, partiamo in auto alla volta di Gallio. Le previsioni del meteo danno probabile qualche nube bassa in dissolvimento durante la mattinata e temporali nel pomeriggio, ma scrutando il cielo si vede solo qualche "impaurito" squarcio di luce in mezzo a poco rassicuranti nuvole.L'occasione comunque è troppo ghiotta e decidiamo di partire ugualmente in direzione di Enego. Superata Foza e giunti ai Lazzaretti ci fermiamo a bere un caffè e a scambiare quattro chiacchiere con la "vulcanica"anziana barista. Proseguiamo e quando arriviamo nei pressi dell'imponente viadotto della Valgadena un'insistente pioggia ci attende,che cosa facciamo?In questo tratto di strada non ci sono ripari quindi conviene tirare dritto fino all'abitato di Stoner,dove una volta arrivati notiamo con piacere che l'intensità della precipitazione è notevolmente diminuita. A questo punto,l'esperienza,l'intuito con l'aggiunta di un po' di fortuna ci fanno protendere per continuare verso Enego,che raggiungiamo dopo una veloce discesa. nel frattempo anche un timido sole fa' capolino e con un'afa "stile pianura" imbocchiamo la,a noi,sconosciuta strada comunale che ci porta verso le frazioni di Valdifabbro e Coste. Superato il ponticello presso Val Dicina iniziamo a salire lungo una stradina sempre più stretta fino ad addentrarci nel tratto più spettacolare dell'intero percorso. Ora la strada,seppure asfaltata ha dimensioni davvero"minime" e superata una prima galleria sbuchiamo su di una sorta di panoramico balcone a precipizio sulla sottostante Valbrenta,posta a ben circa 700 metri più in basso.Breve pausa per qualche foto e ripartiamo percorrendo una seconda galleria che esce dall'altro versante del monte,arriviamo così in  contrada Valgoda. Siamo in mezzo a una manciata di case ben restaurate,abbarbicate su uno sperone roccioso,contornate da una miriade di terrazzamenti fatti con muri a secco,mentre di fronte a noi ,quasi a poterle toccare si ergono imponenti le grigie bastionate calcaree del versante occidentale del massiccio del Grappa. Quale migliore esempio di caparbietà,attaccamento alle origini,forza di volontà e voglia di lavorare hanno dimostrato nei tempi passati gli abitanti di questi sperduti luoghi !! Proseguiamo su un'erta salita per un tratto con fondo in cemento e dopo alcuni falsopiani  su strada sterrata arriviamo in località Corlo,qui deviamo  e percorriamo in discesa un ripido e a tratti insidioso, ma molto spettacolare  single track fino ad arrivare a contrada Godeluna,dove ritroviamo l'asfalto che con una pedalabile salita ci riporta nuovamente ai Stoner. Pedaliamo nuovamente ,ma stavolta in senso contrario e passiamo ancora per Lazzaretti,Foza,Campanella e arriviamo a Gallio dopo aver percorso circa una sesantina di chilometri.
Gio' pedala attorniata da una lussureggiante vegetazione
P.S. Giro consigliatissimo,specialmente nell'incantevole e spettacolare tratto Enego-Valgoda-Godeluna-Stoner
all'uscita dalla prima galleria
nel panoramico "balcone" sulla Valbrenta

aereo panorama verso il paese di Cismon
all'uscita dalla seconda galleria
"sagge parole" incise su un muro all'entrata di Valgoda
lungo la via "principale" di Valgoda
sulla strada sterrata verso contrada Britti
si sale verso località Corlo
e. . . arrivati a località Corlo
si devia verso Godeluna
segnaletica CAI in località Corlo
la parte iniziale del bellissimo e ripido sentiero che scende verso Godeluna
Giò "inghiottita" dal bosco
 continua la spettacolare "cavalcata" sui  prati verso Godeluna
il tratto finale del sentiero
panorama verso contrada Godeluna
sulla via del ritorno percorrendo l'imponente viadotto della Valgadena
sosta "tecnica" alla fontana del Fassiner
in dirittura d'arrivo sulla via principale di Gallio
il tracciato gps dell'uscita
 e il profilo altimetrico

domenica 29 luglio 2012

29 luglio 2012

gli "elementi" dell'uscita in bdc
Questa domenica ha visto alcuni elementi dell'AltopianoBikeMountain impegnati su due fronti distinti. Chi si è svegliato presto,in sella alla bdc (bici da corsa) e in compagnia di qualche paesano, ha pedalato per circa 100 km,passando per Conco,Gallio,Foza, Stoner, Valmaron,Marcesina fino a ritornare nuovamente a Lusiana
alcuni degli altri "elementi" del uscita con le ruote grasse
Altri elementi invece,causa vari motivi tipo impegni lavorativi,o per la troppa "bisboccia" del sabato notte o altro,hanno raggiunto località Ristoro verso le ore 10,chi pedalando,chi con mezzi motorizzati e da lì tutti insieme sono partiti con meta il vicino monte Corno con la speranza che "cammin facendo" saltasse fuori l'ispirazione per un buon itinerario. Fra le varie opzioni proposte alla fine si è deciso di percorrere il classico Giro delle Malghe fino al Bar Alpino in località Pozza del Favero. Pedalando lungo la panoramica ,ma affollata strada siamo passati per malga Serona,vasche di Sunio,Bocchetta Paù,malga Carriola. Pausa spritz presso il Bar Alpino e decidiamo di proseguire verso Lovarezze e malga Fondi. Visto che avevamo ancora "energie a disposizione", all'incrocio giriamo Sx e saliamo per qualche km fino a scollinare nei pressi di Cima Fonte, da dove ci siamo "fiondati" lungo l'insidiosa discesa che porta a monte Corno. Qui ci siamo divisi,chi va' a recuperare il mezzo motorizzato lasciato a Ristoro,chi devia verso malga Campo e Bocchetta Camporossignolo, da dove  si dirige verso Lusiana percorrendo lo sterrato delle "Jare" al Villaggio Bianco.

affollamento  domenicale lungo il tracciato del Giro delle Malghe
scorciatoia
abbiamo forse sbagliato strada e siamo finiti in Francia? pensavamo di essere al Bar Alpino !

salendo verso . . . . .
. . . . . . .  Cima Fonte
animali al pascolo (tranne quello al centro vestito in verde-nero)
per la serie: Tifosi lungo i percorsi, questa ci ha gridato: "Bhhuuuuona pedalata"!!!!!!

venerdì 27 luglio 2012

27 luglio 2012

si sale sotto un sole cocente
Nel pomeriggio partiamo insieme al alcuni giovani soci dell'AltopianoBikeMountain con l'intenzione di percorrere una parte del percorso delle "Terre di Mezzo".Solita salita su asfalto fino al monte Corno,stavolta sotto un sole che "picchiava" e in compagnia di un simpatico ciclista stradista che lungo i 10 km di salita non ha mai smesso di parlare. Una volta giunti in tale località e salutato lo stradista, ci siamo diretti verso malga Campo da dove su una insidiosa stradina forestale, resa scivolosa dall'umidità ancora presente nel sottobosco,siamo arrivati nei pressi di malga Camporossignolo. All'incrocio  deviazione verso Bertiaga e su ottima strada sterrata, dopo avere superato alcune diramazioni che portano alle cave di marmo, abbiamo imboccato la strada forestale di recente costruzione che aggira a settentrione il monte Bertiaga,fino a sbucare sulla strada provinciale in loc. Cogole. Tratto di bitume fino quasi a Bocchetta Conco e poi discesa veloce ancora su stradina sterrata fino in contrà Pologni.Breve pausa causa foratura e si riprende su asfalto fino a tornare nuovamente a Lusiana
la "carovana" in salita
arrivati in zona monte Corno
     passaggio nei pressi. . . . . .
. . . . . .  di malga Campo
immersi nella natura
altra foto di gruppo a Bocchetta Comporossignolo
si sale nuovamente verso il monte Bertiaga
. . . . .  ma dov'è andata a finire la strada ?
lezione di "tecnica in discesa"
100% Juri, il Brumotti dell'altopiano. . . a bombazzaaaaaaaaaaa
l'ultima "goduriosa" discesa

mercoledì 25 luglio 2012

25 luglio 2012


sul "bitume" nei pressi di Rubbio
Altra uscita dopolavoro durante la settimana. Stavolta partiamo senza una meta precisa, scrutiamo il cielo e ci indirizziamo verso dove le nuvole sembrano meno minacciose ed è così che passando per Conco arriviamo a Rubbio. Proseguiamo verso le "Cave Dipinte" e azzardando un po' e con qualche di qualche goccia di pioggia che ci tiene compagnia ci addentriamo nella suggestiva Vallerana, al bivio teniamo la sinistra e imbocchiamo l'altrettanto "carina " val Pozzolo. Breve falsopiano e subito siamo impegnati in una salita, non tanto lunga, ma tosta,al termine della quale ci ritroviamo ancora a Rubbio. Verso la pedemontana il meteo sembra più rassicurante e allora discesa a manetta verso Tortima e Pradipaldo, altro incrocio e via verso Crosara per la strada dell'Erta,  già il nome la dice lunga sulle pendenze da affrontare, stavolta a nostro favore essendo in discesa, ma certo poco gradita agli impiamti frenanti dei nostri "velocipidi". Arrivati a Crosara cavalchiamo la strada provinciale fino a Lusiana.Conclusioni : proprio un bel giro inaspettato e molto vario fatto con una media sostenuta che, certamente vale la pena  ripetere.
discesa verso Vallerana
tratto pianeggiante in Vallerana
"pozzanghere"
.....e...pensare che avevo appena pulito la bici !!!!!!
in salita sui pascoli di Val Pozzolo
e ora in discesa
"umorismo su due ruote" dopo la discesa il loc. Erta