1 febbraio
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| le casare di malga Bertiaga... |
....avete presente una di quelle domeniche mattina dove tutti gli impegni e lavori trascurati da tanto,troppo tempo sembrano chiedere giustizia e volere essere definitivamente portati a termine....
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| ...un po' di sano portage... |
Anche la temperatura fredda consiglia che è proprio il caso di non uscire in bici.......Intanto i lavori iniziati procedono e anche la "ritmica presenza del tarlo", che nella mente si è fatto strada assieme al sole che nel frattempo si è alzato nel cielo, si fa sempre più insistente....ma !!!...forse quattro passi ad accarezzare il cielo sulle "mie" montagne potrei anche concedermeli......Una fugace occhiata alla fedele mtb che, sommessamente sembra chiedere di volere condividere questa uscita, mi fa balenare "un'insana" idea ....vado a scalare l'innevato monte Bertiaga in bici!!! Impresa più facile da dirsi che da farsi, infatti adattando più volte il percorso, causa la scarsa consistenza del manto nevoso arrivo in sella fino a un paio di km dalla cima, da dove tra portage e spinte, affondando a tratti fino al ginocchio riesco nell'intento di giungere ad "accarezzare il cielo" ai 1356 mt della sommità del Bertiaga. Lo sforzo fatto è stato ripagato dalla sempre spettacolare visuale che dalla sommità può spaziare a 360° arrivando a scorgere in lontananza le montagne dell'Istria o l'irregolare profilo dell'Appennino Romagnolo....Rientro verso "baita" a palla tra acrobatici tratti innevati e veloci single track nel bosco
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| ...panorama verso il monte Fior e le Dolomiti... |
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...non seguite la...ma createla...
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Purtroppo la "grave patologia" che da un periodo a questa parte ci ha colpiti, col passare del tempo non accenna a miglioramenti, ma anzi si fa sempre più accanita e nonostante la prognosi dichiari che è ancora questione di pochi giorni finché l'antidoto sia pronto e cominci a svolgere suoi benefici effetti, oggi assaliti da una intensa "foga" pedalatoria siamo stati costretti ad andare trovare la "bianca signora" in certa di un'effimero ma intenso benessere. Eccoci allora partire in direzione monte Corno, da dove una volta giunti abbiamo iniziato un'avvincente discesa disegnando con le ruote strani arabeschi sul bianco tappeto nevoso passando poi tra acrobatici single track nel sottobosco fino a rientrare nuovamente al punto di partenza felici e contenti come spensierati bambini....in pieno "spirito Fat"
