mercoledì 19 novembre 2014

... In mtb tra i "casoni di Caltrano"...e non solo...

19 novembre
....nemmeno la neve ci ferma...

....la pianura vista dal monte Corno...

...inizia la lunga discesa...

passaggio tra i boschi di carpino
Per la maggior parte dei biker, l'astinenza forzata dall'andare in bici, causa meteo sfavorevole a volte fa' in modo che l'impeto della foga pedalatoria prevalga sulla  ragione ed il buonsenso. Oggi, anche noi siamo stati vittime di questo strano "morbo". Una brina sfacciata che ammanta il paesaggio, segno che le temperature sono prossime allo zero,un pigro sole  indeciso se, alzarsi vigoroso in cielo o restare coricato sotto le soffuse nubi mattutine e la neve caduta l'altra notte sui monti da dove dobbiamo passare, non sono certo l'auspicio migliore per un'uscita in bici. Ormai per esperienza sappiamo che l'unica cura efficace per guarire da questo "morbo" è proprio osare e montare in sella, ed è così che iniziamo a pedalare da Lusiana verso Monte Corno, dove ad attenderci troviamo la prima neve stagionale ed il sole che finalmente ha deciso di accompagnarci. Nonostante le strade siano in parte ghiacciate proseguiamo e siamo determinati a portare a termine questo percorso che ormai già troppe volte in passato abbiamo rinviato. Ecco allora che proseguiamo lungo la "Strada delle malghe" passando per Cavalletto,malga Serona e una volta giunti nei pressi dei pascoli di malga Foraoro ci prepariamo per una mega discesa "spaccaossa " che con circa 1000 mt di dislivello e in 7 km. ci porterà fino alla frazione di San Donà. La discesa inizia percorrendo una scassata stradina forestale che un poi diventa sentiero a tratti con buon fondo e altri con insidiose rocce affioranti costellato da un'infinita serie di tornanti, tra boschi di carpini e scorci da cartolina sui panorami circostanti arriviamo ad intersecare la strada Tagliafuoco che sale da loc. Tezze, la percorriamo in discesa per un paio di tornanti. Ad un certo punto sulla sx seminascosto dalla vegetazione notiamo l'inizio di un sentierino che a "naso" dovrebbe condurci rapidamente verso la nostra meta, ci buttiamo a capofitto e subito dopo ci rendiamo conto che il sentiero esiste ma praticamente, causa le abbondanti piogge dell'ultimo periodo, si è trasformato in un lunghissimo toboga, tipo pista da bob, con curve e contro curve solcate al centro da un"canyon"  profondo oltre un metro e se tutto ciò non bastasse in fondo è costituito da sassi e rocce smosse dove restare in equilibrio è un'impresa. Mettendo a dura prova le bici e anche i nostri polsi arriviamo indenni e praticamente quasi sempre in sella alla pittoresca frazione di San Donà da dove su asfalto arriviamo a Calvene percorrendo l'amena strada dei "Piani". Rientro in salita verso Lusiana passando per Mortisa, Lore, Valle di Sopra, Velo. Concludendo: bellissima esperienza, con tratti davvero tosti,tra incantevoli paesaggi in una giornata soleggiata di metà autunno. Percorsi circa 40 km e 1650 mt dislivello in salita.
...sul balcone guardando la pianura sottostante...
...ameni panorami..
al centro la Vallata dell'Astico, sulla sx il monte Summano,
in secondo piano al centro il Priaforà e il Novegno, sullo sfondo
il massiccio del Pasubio

il percorso fatto e l'altimetria

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