giovedì 23 agosto 2012

LATEMAR TOUR 2012 (e dintorni)

22 agosto 2012


Passo di Pampeago,sullo sfondo il Latemar
il rifugio Epircher Laner
Arrivati in quel di Predazzo,lasciamo l'auto nei pressi dei trampolini e ci imbarchiamo prima sulla cabinovia e poi sulla seggiovia che ci porta in quota al passo del Feudo.La giornata è stupenda e anche il panorama è "superbo" non a caso, queste montagne sono un" patrimonio dell'umanità". Iniziamo la discesa su una pista da sci e in breve ci troviamo al Passo di Pampegago, presi dall'euforia decidiamo di mandare a "quel paese" il gps,vogliamo divertirci ed essere  liberi di seguire il nostro istinto,sulla sinistra vediamo in sentierino e decidiamo di percorrerlo,si rivelerà essere un single track tosto che ci fa perdere parecchio dislivello.Rimediamo risalendo lungo una stradina con pendenze "impossibili"e finalmente quando scolliniamo troviamo una pista da sci e come "missili" scendiamo fino a Obereggen .Breve tratto di asfalto e ora su una stradina sterrata pianeggiante, stracolma di turisti a piedi arriviamo al lago di Carezza.. Foto d'obbligo alle azzurrissime acque  e si continua per qualche chilometro salendo lungo la statale in mezzo ad un traffico esagerato fino al passo di Costalunga.Ennesima deviazione  su strada forestale e ancora,in discesa a velocità da "fuori testa"arriviamo a Moena.Pausa gelato, e consideratato che stiamo rispettando la tabella di marcia,decidiamo di procedere verso il Passo di San Pellegrino,percorsi un paio di chilometri e una breve ma "alquanto inclinata"salita arriviamo nei pressi della stazione di partenza degli impianti di risalita del comprensorio sciistico del Lusia-Bellamonte. Con due tronconi di cabinovia e 10 euro di biglietto spesi ci troviamo ai 2200 metri del Piavac,da qui la visuale spazia a 360° e possiamo ammirare molte vette dolomitiche, il Latemar,il Catinaccio,il Sassolungo,il Piz Boè,la Marmolada,le Pale di S.Martino ,i Lagorai e tanti altri.Proseguiamo verso il Passo di Lusia percorrendo in discesa una pista dove,per fortuna, i freni delle nostre mtb non ci hanno tradito,altro tratto semipianeggiante facendo slalom tra i molti escursionisti e ennesima infinita discesa .Arrivati a Paneveggio scendiamo lungo una trafficata la statale fino a Bellamonte,facciamo un veloce briefing ,   sentiamo il "brontolio" di un temporale e decidiamo di proseguire sempre sulungo il bitume delle strada statale fino a Predazzo,da dove su ciclabile ritorniamo al pacheggio visino ai trampolini. In tutto abbiamo percorso circa 60 chilometri e 700 metri di dislivello in salita sui pedali (tantissimi di più con le cabinovie)
Bellissima esperienza da ripetere,che resterà indelebilmente impressa nelle nostre" teste"

in anteprima  ecco alcune foto:
verso il lago di Larezza
il Catinaccio
il lago di Carezza
a Moena
si sale in cabinovia verso il Lusia



a quota 2200 inizia la discesa verso Bellamonte
sullo sfondo tre le nuvole le Pale di S.Martino

sulla pista ciclabile a Predazzo
il percorso fatto

l'altimetria

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